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Riqualificazione dell'Isola della Pescheria a Treviso (1999-2002)

  
 
L’idea progettuale conserva l’impianto originario di mercato all’aperto, non altera la memoria del sito e conferma l’isola quale spazio pubblico flessibile e plurifunzionale: luogo produttivo durante il mercato, ma anche “piazza verde” sull’acqua, luogo di aggregazione e di passeggio in cui le strutture del mercato, quando quest’ultima attività non è in funzione, possono essere utilizzate per altre pubbliche attività.
La pianta mira a riportare la rigorosa forma geometrica del progetto originario dell’ing. Bomben rettificando lievemente gli argini attuali dell’isola, senza alterare il sistema idraulico. La sagoma ricorda la forma delle chiatte, tipiche barche da trasporto in laguna veneta.
Si ripropongono i percorsi  longitudinale assiale e trasversale, riscontrabili anche nel  progetto citato del 1856, mentre il percorso perimetrale originariamente di servizio che segue le rive dell’isola assume funzione di percorso turistico consentendo la percezione visiva dei palazzi storici “affaccianti sul bacino”. 
La fascia centrale è luogo di passeggio ma anche di aggregazione, ed il progetto vuole esaltare, in tale direzione, questo spazio su cui si affacciano i banchi di vendita ma che servirà anche per altre manifestazioni al di fuori dell’orario di mercato giornaliero.
Viene impiegata nella pavimentazione la trachite, quale materiale rispettoso della tradizione veneta ed il cui andamento sulla trasversale è bombato a pendenza variabile e la superficie, a più lavorazioni, ricorda i ponti delle chiatte lagunari.