Il complesso dei primissimi anni del secolo scorso (ex manicomio), articolato in padiglioni immersi nel verde di un parco monumentale e inserito in una cornice di altissima qualità ambientale, è stato riconvertito a sede istituzionale della Provincia di Treviso.

L’organismo, così trasformato ad altra destinazione è pensato per relazionarsi al meglio con l’ambiente che lo avvolge, indirizzando l’utilizzatore al dialogo con il parco e con l’impianto architettonico (citando Paul Valery, “con l’architettura noi stiamo, ci muoviamo, viviamo  nell’opera dell’uomo”). 

L’intervento ha mantenuto inalterata la morfologia esterna dei corpi di fabbrica esistenti, nel contempo nuovi volumi sono stati organicamente aggiunti ed interconnessi con passerelle sopraelevate che garantiscono appieno la leggibilità, in stretto confronto con le parti storiche degli edifici, con il parco e con le espansioni del nuovo costruito, il tutto caratterizzato da tecnologie avanzate.

Le connessioni disegnano in pianta  nuovi spazi claustrali costituiti dal verde esistente e allo stesso tempo danno la continuità percettiva e la non distinzione fra esterni ed interni, in un tutt'uno armonico con il trasparente volume del foyer. 

L’area di pertinenza della sede copre circa 14 ettari ed è usata non solo come parco pubblico ma anche per eventi all’aperto promossi dalla Provincia. Lo scenario di verde monumentale e ordinato che la caratterizza ben si completa con l’ambiente naturale limitrofo che si estende per ulteriori 66 ettari e che presenta una straordinaria ricchezza di boschi, prati, percorsi pedonali e scorci sulle sorgenti di due ameni corsi d'acqua. 

Il complesso quindi, oltre che soddisfare alla sua funzione istituzionale, diventa anche luogo ideale di incontro e svago per gli abitanti della provincia, una sorta di estesa e diffusa piazza verde al servizio della comunità.