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Concorso di progettazione per una nuova sede IUAV nell’area dei Magazzini Frigoriferi a San Basilio, Venezia, 1998

 
Il progetto, oggetto del Concorso, pone l’attenzione su due principali aspetti, quali:
1. il rispetto della memoria della città. Tutta la storia dei luoghi è intorno al Rio di San Nicolò, che fino a un secolo fa sboccava direttamente nel Canale della Giudecca. Imbonimenti successivi ne hanno stravolto l’impianto antico: le conseguenti dissonanze, pure consolidate, devono perciò essere ricomposte e i manufatti più recenti reintegrati criticamente in un tessuto prossimo all’originario.
2. Il restauro dell’immagine urbana dell’area attualmente in condizioni di elevato degrado. 
La proposta progettuale suggerisce che l’area debba innanzitutto essere liberata dalle superfetazioni e che gli spazi già liberi e quelli di risulta dalle demolizioni debbano essere recuperati con un disegno unitario a una sorta di parco urbano attrezzato. Il parco sarà organizzato con spazi ludici e luoghi per mostre e spettacoli all’aperto: una “Riva delle arti”, scandita su una trama geometrica regolare, e cadenzata da sculture, fra due poli forti, ne segna l’asse longitudinale.
L’inserimento del nuovo edificio nella trama dei luoghi avviene nel modo più delicato possibile, senza esibizione di forme stravaganti, di architetture vistose, di inutili effetti scultorei, quasi un semplice “cargo” attraccato in banchina, elemento naturale in questo contesto.
E’ risultato necessario, avendo valutato anche il problema dell’insolazione, aprire l’edificio all’aria e alla luce quanto più possibile naturali e articolarne perciò la consistente massa complessiva in volumi elementari di più modeste dimensioni, peraltro collegati con ponti trasparenti. Tutto ciò ha imposto di operare due tagli: il primo sull’asse del sole al tramonto nel solstizio d’inverno, con sorprendenti effetti di luce-colore; il secondo sul Campiello de l’Oratorio; questo assetto ha consentito, tra l’altro, di rendere trasparente il piano terra, in modo che dal campiello si possa intravedere la Giudecca. Sui due tagli, ma anche sulle facciate perimetrali, l’edificio in progetto prevede una alternanza di fori e di campiture, di vuoti e di pieni.
L’impianto complessivo ruota intorno al fulcro dell’auditorium e della sala per conferenze. Dimensionato per 652 posti, l’auditorium dispone di tutti gli spazi accessori specializzati (centrali tecnologiche, biglietteria, guardaroba, servizi) ed ha accesso diretto dalla fondamenta, attraverso un ampio foyer che funziona a due fronti, in tempi diversi e a funzioni alterne: come vero e proprio foyer per l’auditorium e come atrio per l’intero edificio. Per le proiezioni cinematografiche i posti sono inevitabilmente ridotti al settore centrale, non meno comunque di 500. Mediante pareti divisorie mobili e manovrabili con sistemi idraulici, l’auditorium può funzionare per parti, in sei modi diversi.
L’articolazione del terzo piano, ridotto, rispetto al secondo, consente di ricavare terrazze funzionali.
L’accesso all’edificio avviene dalla fondamenta attraverso il foyer centrale bifronte, sull’asse principale San Nicolò-Giudecca. E’ comunque accessibile anche da occidente e dall’IUAV, attraverso i due ponti proposti.
I collegamenti verticali sono assicurati da tre vani scale equidistanti tra loro, e da ascensori; è previsto un montacarichi ad esclusivo servizio del ristorante, con accesso dall’esterno.
Gli spazi destinati ad attività diverse da quelle didattiche ed amministrative sono utilizzabili in modo autonomo e le rispettive funzioni sono tra loro integrabili.
Per quanto riguarda i materiali è stato previsto l’uso di mattoni rossi a faccia vista alternati a sottili fasce orizzontali di pietra d’Istria Orsera in tutti i prospetti: i paramenti murari delle facciate sono “intarsiati” da finestrature senza cornici di bordo all’esterno, con il vetro “vivo”, al filo delle riquadrature esterne di pietra bianca. E’ impiegato l’acciaio nei ponti e nella torre a graticcio, che contiene un grande elemento scultoreo; infine il foyer, il bar e il ristorante saranno “chiusi” da leggerissime vetrate.
 
TAVOLE DI CONCORSO
 
 
 
 
 
 
IMPIANTO E SCHEMI DISTRIBUTIVI