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Concorso per la costruzione di stazioni di esazione sulla rete autostradale delle autovie venete (2006)

PROGETTO QUARTO CLASSIFICATO
L’ambiente agricolo-extraurbano ove l’intervento infrastrutturale avrà luogo, è inserito nella pianura veneto-friulana; si è pensato, pertanto, di radicare l’opera al contesto e al territorio nei quali si inserisce, al fine di ridurre il più possibile l’impatto ambientale.
L’idea progettuale è, quindi, di costruire morbide arginature alberate e schermanti attorno al piazzale, alla stregua di quelle presenti nelle nostre campagne, rappresentate da arginature di canali e siepi, con la funzione di creare una “quinta visiva” rispetto al contesto circostante.
La struttura studiata per la pensilina è definita da un sistema costruttivo secondo criteri di tipologia e prefabbricazione tali da consentire modelli ripetitivi sia per le grandi luci delle barriere, sia per i caselli. Lo stesso criterio è adottato per il costruito rappresentato dai fabbricati di casello e dagli impianti.
La forma lenticolare della pensilina ha un rilevante valore plastico e, al tempo stesso, consente il rapido deflusso dei gas inquinanti sfruttando il loro movimento ascensionale dettato dalla superficie metallica liscia del controsoffitto e dal continuo passaggio degli autoveicoli.
La scelta progettuale vuole dare uno spiccato valore di immagine simbolica rappresentativa e sequenziale di porte di ingresso e uscita attraverso la forte immagine di un portale a grande luce. 
Le arginature, inoltre, isolano la barriera ed i caselli dal contesto circostante.
Lo spazio del piazzale viene così definito da due di queste arginature di cui una scherma il costruito del casello, l’altra ridossa il fabbricato impianti mascherandolo.
La struttura delle pensiline a due appoggi è realizzata con elementi modulari in officina, poi assemblati in cantiere fuori opera. 
Nella struttura della pensilina sono impiegati tubi a sezione circolare in acciaio e zincati a caldo. La copertura è costituita da un pannello sandwich in lamiera grecata di acciaio con coibentazione antirombo e protezione anticorrosiva. Nella superficie sovrastante sono posizionati dei teli fotovoltaici al fine di produrre energia elettrica ausiliaria alle necessità del casello. I corpi servizi hanno in copertura e nei muri un ridosso di terreno vegetale verso il piazzale e consentono ottima coibenza termica ottenendo così risparmi gestionali, in particolare nei regimi estivi. La soluzione di schermatura mediante argini arredati con siepi e specie arboree favorisce una notevole coibenza acustica sia per la conformazione in rilevato del terreno, che costituisce barriera fisica al rumore, sia per la presenza di elementi arborei assorbitori. Nella costruzione degli edifici vengono impiegati materiali che danno garanzia di durabilità oltre che di costi di gestione e manutenzione ridotti. 
La stazione di svincolo rappresenta otto uscite e quattro entrate oltre a due piste per i trasporti eccezionali. 
Le isole di esazione sono raggiungibili mediante un tunnel pedonale e scalette di servizio direttamente collegate al fabbricato di stazione e dagli impianti. Per le manutenzioni della pensilina e anche per gli utenti è previsto un percorso sopraelevato all’interno della stessa, dotato alle estremità di scale di accesso e munito di ascensori per il superamento delle barriere architettoniche.
I diversi edifici di servizio si riuniscono in un polo esterno al piazzale e schermato su due lati lunghi mediante la richiamata arginatura che funge da filtro naturale e vegetale contro l’inquinamento acustico e in parte atmosferico.
L’unica apertura visuale dai fabbricati verso il piazzale di esazione è costituita da una ampia vetrata appartenente all’ufficio del casello e della sala riunioni, e ciò al fine di consentire la visuale ad ampio raggio.