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Concorso Internazionale per il nuovo Museo dell’Acropoli ad Atene (1990)

 
L’idea progettuale consiste nel collegare i siti di Koile e Dionysos tramite una strada-museo costituita da due gallerie parallele sotto la collina di Philoppapos.Scavare sotto la collina è infatti sembrato vantaggioso rispetto ad altre alternative progettuali poiché non richiede espropri, non presenta particolari difficoltà costruttive, rispetta integralmente l’ambiente e non è rischioso dal punto di vista archeologico.
L’edificio proposto nel sito Koile ha forme geometriche semplici, dimensioni contenute ed ospita l’ingresso principale, punto di arrivo e di partenza per la visita al museo. La strada-museo parte dal sito Koile e lo collega con il sito Dyonisos: a tre quarti di tale percorso vi è la possibilità di salire in cima al colle per avere una visione completa di tutta l’area archeologica. Da qui il visitatore perviene alla visione dell’Acropoli attraverso un percorso “preparatorio” che utilizza la suggestione ottica del cono visuale. Alla fine della prima metà del percorso il visitatore trova infatti esposto il frontone del Partendone che il progetto colloca idealmente in questo punto, all’interno del museo, una volta che il British Museum lo abbia restituito alla comunità mondiale. Tale collocazione è stata studiata al fine di creare una visione sovrapposta e coincidente tra il frontone ed il volume del Partendone. Da questa sala i visitatori possono affacciarsi alla straordinaria prospettiva dell’Acropoli e dei teatri di Dionysos e di Erode Attico, i quali diventano perciò oggetti museali, integrati nel museo. Da questo sito, attraverso la seconda metà del percorso, separata dalla prima e ad esso parallela, la strada torna a Koile, dove la visita si conclude nel punto di partenza. Nel sito Dionysos sono stati  localizzati i luoghi di incontro per manifestazioni culturali e gli spazi di rappresentanza.